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Martedì, 23 Aprile 2024
Baggio

Litiga con gli amici, impugna la pistola e spara contro un bus Atm: attimi di terrore a Milano

È successo nella serata di venerdì in via Quinto Romano a Milano (zona Baggio)

Ha impugnato una riproduzione di un Glock senza tappo rosso. Poi ha aperto il fuoco contro l'autobus. Dieci colpi. Tutti dritti verso un bus della linea 76 di Atm. Fortunatamente tutti a salve. Ha seminato il panico, ma è stato rintracciato e denunciato dai carabinieri. È successo nella serata di venerdì 28 giugno in via Quinto Romano a Milano (zona Baggio). Nei guai un ragazzo italiano di 21 anni, già noto alle forze dell'ordine.

Dietro al gesto del giovane pare non ci sia nessuna particolare motivazione: "solo" una scarica di rabbia dopo che aveva litigato con alcuni amici (che non erano a bordo dell'autobus). Gli investigatori avevano subito escluso qualsiasi tipo di collegamento con un atto di natura terroristica ritenendo più probabile che l'accaduto fosse stato compiuto da uno squilibrato.

Baggio, "spara" contro un autobus: l'agguato e le indagini

Tutto è accaduto intorno alle 19.30 nei pressi del civico 66. Il giovane, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, è sceso dal bus e pochi atitmi dopo  ha impugnato la pistola e ha aperto il fuoco. Dieci colpi. Dieci esplosioni che hanno terrorizzato autista e passeggeri. Immediatamente è scattata la chiamata al 112 e sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile, la pmz Magenta e i militari della stazione San Cristoforo.

Dopo la "sparatoria" il giovane si è allontanato facendo perdere le sue tracce, ma gli investigatori sono riusciti a rintracciarlo poco dopo grazie alle descrizione fornite dai testimoni. A casa del ragazzo — che vive con i genitori in un palazzo poche decine di metri dal luogo "dell'agguato" — è stata trovata la pistola scacciacani che poco prima aveva fatto fuoco. Non solo: sono state trovate altri 40 cartucce a slave, un'altra pistola scacciacani a tamburo con altre due cartucce, oltre a un machete lungo quasi mezzo metro, un taglierino e sette coltelli. Un "arsenale" nascosto tra camera sua e quella dei genitori. Tutto sequestrato. Per lui è scattata una denuncia per interruzione di pubblico servizio, procurato allarme e esplosioni pericolose. 

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