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San Siro San Siro / Piazzale dello Sport

Ippodromo del Galoppo, stagione record. E nel 2018 si valorizzerà il Cavallo di Leonardo

In vista delle celebrazioni (2019) per il cinquecentenario della morte del genio. Duecentomila ingressi nel 2017

Più di duecentomila accessi all'Ippodromo del Galoppo di Milano nella stagione 2017, numero doppio rispetto al 2016. Un successo che include ovviamente gli 80 mila del Milano Summer Festival, quindi non solo corse di cavalli. Un luogo divenuto aperto a molteplici attività che esulano dalla vocazione ippica in senso stretto, come ha sottolineato Fabio Schiavolin, ad di Snaitech: «L'Ippodromo è stato tante cose, ma è stato soprattutto aperto: aperto a tutto e aperto a tutti».

Non solo ippica: meta di gite scolastiche (circa 400 i bambini delle scuole milanesi che, nel 2017, si sono recati in gita all'Ippodromo), arena per la grande musica, set televisivo e fotografico, atuodromo d'epoca, dj set, aperitivi al tramonto, birrodromo ed enoteca nel giorno di chiusura della stagione. Per Schiavolin la strada è tracciata: «Diventare un centro d'aggregazione al servizio dei cittadini. E' un luogo unico, un patrimonio culturale di Milano».

Ippodromo: il futuro si chiama Cavallo di Leonardo

Oltre alla tradizione ippica, che comunque fa dell'Ippodromo un caposaldo nazionale, due gli elementi particolarmente attrattivi: il verde, che ha ottenuto un vincolo paesaggistico (che peraltro lo ha definitivamente "salvato" da rischi di espansione edilizia) e il celebre cavallo di Leonardo, una delle statue equestri più grandi del mondo, donata da un magnate americano che ne ha fattto costruire due copie proprio sui bozzetti leonardeschi. Una di queste copie è negli Stati Uniti, l'altra troneggia all'ingresso dell'Ippodromo del Galoppo di Milano.

Leonardo da Vinci morì nel 1519: questo significa che l'anno prossimo inizieranno le celebrazioni. E l'Ippodromo, che ospita la statua equestre, vorrebbe essere tra i protagonisti. Il progetto di valorizzazione è in via di definizione e verrà presentato tra qualche mese. Più in generale, poi, l'Ippodromo diventerà sempre più un "asset culturale" di Milano, grazie anche ad una collaborazione con il master in management dei beni culturali del Politecnico. 

Per il coordinatore del master, Stefano Della Torre, «nell'Ippodromo di San Siro il riconoscimento di valori ambientali e culturali, forse non ancora percepiti in tutta la loro importanza, e di opportunità sociali, si intreccia con la necessità di cultura gestionale, alla ricerca di una sostenibilità piena. Siamo quindi lieti di avviare una collaborazione che potrà esaltare quell'approccio multidisciplinare, politecnico, di cui siamo portatori».

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