rotate-mobile
San Siro San Siro / Piazza Axum

San Siro, giardinetti di piazza Axum dedicati a Marangoni, ucciso dalle Br

Sarà intitolato a Luigi Marangoni, direttore sanitario del Policlinico di Milano ucciso il 17 febbraio 1981 dalle Br, il giardino pubblico tra via Val Poschiavina, piazza Axum e via Don Carlo Gnocchi

Sarà intitolato a Luigi Marangoni, medico e direttore sanitario del Policlinico di Milano ucciso il 17 febbraio 1981 dalle Brigate Rosse, il giardino pubblico tra via Val Poschiavina, piazza Axum e via Don Carlo Gnocchi (nella foto a sinistra). Lo ha deciso questa mattina la Giunta comunale, su espressa volontà del sindaco Letizia Moratti. "Un gesto importante che conferma la volontà di questa amministrazione di ribadire con forza la condanna per ogni forma di violenza e ogni rigurgito di terrorismo, anche e soprattutto contro chi, ancora oggi, tenta di riportare indietro le lancette della storia", sottolinea il vicesindaco Riccardo De Corato.

LA VITA E L'OMICIDIO - Luigi Marangoni, nato a Pavia l’11 agosto 1937, venne ucciso il 17 febbraio 1981 mentre si recava al lavoro. Quattro terroristi, che armati di mitra e bastoni acuminati lo aspettavano sotto la sua abitazione, bloccarono l’auto e gli spararono. Inutile la corsa in ospedale: Marangoni morì lasciando la moglie, Vanna Bertelé, e i figli Francesca di 17 e Matteo di 15 anni. Il gesto fu rivendicato con una telefonata ad un giornale dalla Colonna Walter Alasia-Brigata Fabrizio Pelli delle Brigate Rosse. Il medico si era impegnato in prima persona contro il clima di tensione promosso dalle Br, denunciando alla magistratura gli autori di alcuni sabotaggi all’interno della struttura ospedaliera. Per questo aveva ricevuto diverse minacce, culminate con la sua efferata uccisione. La targa, con l’iscrizione ‘Luigi Marangoni – 1937/1981 – Medico-vittima delle Brigate Rosse’, sarà apposta nei pressi del luogo in cui avvenne l’attentato.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

San Siro, giardinetti di piazza Axum dedicati a Marangoni, ucciso dalle Br

MilanoToday è in caricamento