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Giovedì, 28 Marzo 2024
Baggio San Siro / Piazzale Giuseppe Perrucchetti

«Ciao Ila, Ciao Gianlu». La rabbia contro i fotografi

Chiesa di ss. Nebore e Felice gremita per l'ultimo abbraccio a Ilaria e Gianluca. Gli amici interrompono la funzione per stringersi al padre. Tensione verso giornalisti e fotografi: i ragazzi "proteggono" l'uscita delle bare

Il rito non lo prevede. La liturgia vorrebbe i fedeli sulle panche, in silenzio, ad attendere la fine della celebrazione. Ma è dura. E' maledettamente dura vedere quelle bare bianche, ed esserne lontani, anche solo tre, quattro, cinque metri. Gli amici di Ilaria e Gianluca si alzano. Si abbracciano, si stringono. Piangono. Piangono forte. Il parrocco è costretto a richiamarli ("Finiamo la messa, poi potrete salutare Ilaria e Gianluca") loro si risiedono, composti, ma quel dolore lancinante rimane, stretto come una morsa.

GLI AMICI NELLE PRIME FILE - E' quasi mezzogiorno di un bollente martedì di luglio. Parrocchia di santi Nabore e Felice, in piazzale Perrucchetti. Mille posti che si riempiono immediatamente. Davanti, sotto l'altare, Ilaria e Gianluca Palummieri, due giovani fratelli uccisi dalla feroce follia dell'ex fidanzato di Ilaria, Riccardo Bianchi, indiziato per omicidio e ora in carcere. Feretri bianchi, rose rosse, rosa e gialle per l'ultimo abbraccio. Nei primi posti, l'assessore comunale alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e il presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo. Poi il padre di Ilaria e Gianluca, gli amici, i parenti. In pochi riescono a seguire l'eucarestia, o a non piangere. Negli occhi gonfi di dolore delle prime file c'è solo rabbia e sgomento.

"NON SAPPIAMO NULLA DAVANTI ALLA MORTE" - "Le parole, in momenti come questo - dice padre Luigi Boccati nell'omelia -, diventano vuote. Diciamo qualcosa solo per coprire un silenzio duro, imbarazzante. La morte di due persone innocenti, che non hanno fatto nulla per meritarselo, è un mistero, qualcosa che non riusciamo a spiegarci. Di fronte a questi eventi anche cose che prima ci sembravano importantissime diventano banali. Ma Ilaria e Gianluca ci lasciano un'eredità, un'eredità forte: la loro presenza per noi è stata un dono, e la cosa migliore per ricordarli e amare la vita quanto più possiamo".

Foto funerali Ilaria e Gianluca Palummieri

IL DOLORE DEL PADRE DI ILARIA E GIANLUCA - Una ragazza si alza per leggere un pensiero ai fratelli, ma non riesce; è sopraffatta dall'emozione, scoppia in lacrime. Un'altra si sente male; viene soccorsa dai paramedici. Gli amici vanno intorno al padre dei fratelli, lo incitano, gli dicono di resistere. Giovanni Palummieri è immobile, accanto alla nonna Rosa e all'altra sorella delle vittime. Lui non ha più la forza di essere disperato, ha lo sguardo fisso, non riesce a parlare, ringrazia con automatica cortesia. E' il momento più duro, più bestiale. Due figli portati via da una lama di ferocia, in pochi minuti di follia che non possono appartenere a questo mondo. Eppure. Ilaria e Gianluca non sorrideranno mai più.

TENSIONE CON GIORNALISTI E FOTOGRAFI - Le esequie sono terminate. Vengono portati fuori i feretri. Come era stato all'ingresso della cattedrale, un fragoroso applauso saluta i due giovani. C'è qualche attimo di tensione con giornalisti e fotografi, "bloccati" davanti al sagrato dalla polizia locale. Vengono insultati, c'è qualche spintone. Gli amici di Ilaria e Gianluca formano un "muro" umano per impedire ai reporter di scattare fotografie alle bare; vengono parcheggiati dei furgoncini come ulteriore protezione. Altro applauso. Ilaria a Gianluca iniziano l'ultimo viaggio. Dietro di loro, solo un vuoto gelido, nonostante i 38 gradi. 

VIDEO/1: L'USCITA DEI FERETRI DALLA BASILICA E GLI APPLAUSI

VIDEO/2: GLI AMICI PROTEGGONO DAI FOTOGRAFI LE BARE DI ILARIA E GIANLUCA

 

 

 

 

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