Cantiere "improvviso" in via delle Forze Armate, periferia ovest di Milano, all'altezza di via Creta e via Osteno per mettere in sicurezza gli attraversamenti pedonali.

Improvviso perché al Municipio 7 non sapevano che i lavori sarebbero iniziati adesso. Ed è subito scoppiata la polemica. Tutti d'accordo, beninteso, sulla messa in sicurezza della viabilità pedonale: attraversare il vialone che collega Baggio con la zona di Bande Nere è pericoloso e la necessità di garantire ai pedoni un minimo di sicurezza è sentita da tutti: abitanti e politici.

Ma alcuni contestano l'eccessiva invasività del cantiere, che avrebbe provocato, stando a quanto denuncia il centrodestra alla guida del Municipio 7, un eccessivo impatto sulla viabilità, creando code e congestione del traffico. "Ridurre la sede stradale in quel punto, dopo averlo già ridotto con una delle piste ciclabili più pericolose e inutilizzate di Milano, provocherà inevitabili rallentamenti soprattutto nelle ore di punta, con conseguente traffico e smog", scrive in una nota il gruppo della Lega del Municipio.

La Lega lamenta soprattutto che il progetto dei nuovi attraversamenti pedonali (e del cantiere per realizzarli) non sia stato condiviso con il Municipio 7: "Il Comune - si legge nella nota - non ha preso in considerazione il territorio e chi lo vive".

Ma Lorenzo Zacchetti (Pd) contesta il presunto mancato coinvolgimento del "parlamentino" di Baggio: "E' la Zona a chiederlo al Comune dal 2011, per la sicurezza dei cittadini. Semmai c'è da lamentarsi che ci siano voluti sette anni. Se invece chiedono un coinvolgimento a livello progettuale, la cosa è ancora più preoccupante: fin dagli anni '90 la Legge Bassanini è stata introdotta proprio per evitare ingerenze dei politici nei progetti, che devono essere fatti da tecnici competenti e indipendenti, che non rispondono a nessuna forza politica e a nessun interesse elettorale".